
Alla scoperta del Bon Ton per eccellenza con il Maestro Alberto Presutti, cerimoniere del nuovo Galateo empatico!
Esistono ancora i comportamenti virtuosi? E i gesti senza tempo resistono alle mode del momento? La gentilezza è un mood che affascina e la possiamo applicare in ogni momento della nostra giornata. Dalla tavola ai baci in strada, ai regali last minute alle profumazioni. Feste classiche, perle per un matrimonio perfetto, e cosa dire dell’immancabile smartphone sempre a portata di mani? Codici comportamentali di Business Etiquette, Galateo a tavola, Galateo per bambini, l’eleganza dell’essere e dell’apparire a portata di click. ..
Alla scoperta del Bon Ton per eccellenza con il Maestro Alberto Presutti, cerimoniere del nuovo Galateo empatico. Fiorentino, poeta estemporaneo, autore di testi inediti come “Abbuffart – La grande abbuffata dell’Arte” finalista alla IV edizione del Premio Nazionale di letteratura umoristica e di numerosi altri volumi editi, il più famoso tra tanti, “Bentornato Galateo”. Consulente di Reti televisive nazionali e locali, come da video presenti sul suo Canale YouTube “Maestro Presutti”. Eccellenza indiscussa del Galateo, il nostro esperto di stile che dal 2006 propone al suo pubblico corsi aziendali di Business Etiquette per manager in tutta Italia e Svizzera italiana. Specializzato, inoltre, nell’ambito della formazione afferente all’ospitalità, con particolare riguardo all’importante settore della “Cross Culture” in modo specifico ai Codici comportamentali degli ospiti di alberghi e ristoranti.
Iniziamo a scoprire un’ospite autentico, da cui carpire tantissime idee, informazioni, curiosità e perché no, un altro bellissimo esempio scelto da noi per voi. Per i lettori di In Verde con Stile oggi in esclusiva con il personaggio ma soprattutto con la persona: Alberto Presutti.
Rouge: Benvenuto Alberto, iniziamo allora…Ti abbiamo un po’ introdotto ai nostri lettori ma adesso facciamo un excursus delle tue diverse doti, qualità e passioni. Partendo proprio dal tuo lavoro: cosa ti piace condividere?
A.P. Adoro scrivere, e soprattutto poetare, avendo in dote, la caratteristica di comporre versi personalizzati sul momento, per il mio interlocutore, nell’ambito di un evento (festa, matrimonio, ecc…) e lasciargli una poesia “su misura” con la stilografica, su un foglio di carta pergamenata, come ricordo o quale bomboniera dell’evento stesso.
Per altro, amo molto fare trekking e passeggiare, per scoprire luoghi, panorami e scorci nuovi e suggestivi in ogni dove.
Rouge: Sei super richiesto per progetti, collaborazioni, corsi aziendali con brand importantissimi in Italia e fuori dai confini. Racconta a chi come te vuole ispirarsi ed iniziare ad intraprendere la strada in questo settore…quali sono le mosse da fare per riuscire ad avere successo?
A.P. La mia professione si basa su un assunto fondamentale, che si sintetizza nel motto: “chi non si forma, si ferma” e non può esistere professione, attività o mestiere che non necessiti di arricchimento e miglioramento tramite la formazione. Come consulente aziendale nell’ambito dell’ospitalità e specialista nei Codici comportamentali internazionali, studio sempre e mi aggiorno, in quanto credo che solo la crescita professionale sia la unica via per il successo. Se, quindi, si desidera entrare nel mondo della formazione, qualsivoglia esso sia, occorre avere buone basi di studi, essere appassionati, curare la propria comunicazione e soprattutto studiare per poi iniziare a proporsi alle agenzie formative.
Rouge: Cosa ne pensi e cosa vuoi dire a chi ama questo mondo fatto di stile, eleganza e fantasia… e chi invece non ne capisce alcuna utilità… Come riesci a conciliare tutto questo? Bon ton, moda, tendenze e creatività! Conta essere social oggi?
A.P. Affermo, a questo proposito, che nessuno avrà mai una seconda possibilità, di fare una prima, buona impressione. Il nostro mondo quotidiano si basa sui rapporti e, di conseguenza, sull’immagine che ciascuno lascia di sè agli altri. Per cui “L'”abito ci racconta” e racconta i nostri gusti, i nostri studi, la nostra sensibilità, il nostro gusto.
E, d’altronde, oggi, si vive, online, sui Social, dove occorre presentarsi con buon gusto e stile, nel rispetto di sè stessi e della privacy altrui, soprattutto. La comunicazione online mai deve esprimere impulsività, spregio delle opinioni altrui, banalità assortite, piuttosto deve mirare a diffondere contenuti gradevoli e socializzanti.
Rouge: Con quali parole descrivi te stesso e la tua vita? C’è un aggettivo che ti rappresenta? Al di del maestro ci vuoi raccontare qualcosa inedita di Alberto? Maestro nella vita e nel lavoro?
A.P. Sono un uomo che ama la lealtà e i rapporti veri, dove le promesse si mantengono e le parole non nascondono doppi sensi. La mia sensibilità, a volte, mi ha reso fragile, nel passato, tanto da imparare, col tempo, a non tener in minimo conto i giudizi provenienti da lingue biforcute e maligne, invidiose e ignoranti.
Rouge: Porti avanti da anni un format di successo “Codice Ospite”. Cosa significa per te? Che emozioni provi quando dai vita alla gestione di nuove norme comportamentali? C’è un ingrediente segreto che appassiona?
A.P. Codiceospite.it è il mio sito professionale che, già nel titolo, fa riferimento ai Codici comportamentali internazionali di cui sono specialista. Cosa sono i Codici comportamentali? Sono un vero e proprio linguaggio che ogni popolo e ceppo culturale, piccolo o grande che sia, possiede come proprio DNA e riconoscerli e comprenderli è assolutamente importante per tutti coloro che operano nel mondo dell’ospitalità per trattare gli ospiti facendoli sentire “meglio che a casa propria”.
Mi appassiona spiegare nei miei corsi agli addetti alla ristorazione come a hotel manager, receptionist e governanti, le differenze e le specificità che i Codici comportamentali internazionali possiedono rispetto a quelli italiani.
Per esempio, l’abitudine italiana di gesticolare nel parlare per molti popoli, particolarmente agli asiatici ed ai nord europei, è percepita come una minaccia aggressiva nei loro confronti, per cui evitare di farlo con gli ospiti della struttura dove si lavora.
Rouge: Per chi pensa che il Galateo sia in disuso e non attuale, oppure un comportamento da adottare solo in cerimonie ufficiali di alto livello…che consiglio vuoi dare? I nostri lettori si chiederanno cosa fa esattamente un maestro cerimoniere?
A.P. Le buone maniere sono un Codice quotidiano di comportamento da seguire sempre e con piacere. Chi è educato non è affatto un debole ma, anzi, è una persona forte e rispettosa.
Il Galateo, quindi, non ha a che fare solo con il cerimoniale ma è un insieme di regole utili a determinare e regolare positivi e civili rapporti sociali. Un maestro di Cerimonie è colui che è chiamato a dirigere, secondo dettami protocollari, eventi e manifestazioni ufficiali.
Un maestro di Bon Ton e Galateo è colui che insegna le Buone maniere già a partire dai bambini, affinché dalla famiglia al lavoro, dalla tavola ai luoghi di società, i rapporti interpersonali siano sempre all’insegna della gentilezza e della cortesia, del buon gusto e del rispetto reciproco.
Rouge: Qualche esempio pratico di buone maniere? Partiamo dalla tavola: come apparecchiarla al meglio? Come assegnare i posti a tavola? Come servire, invece, le principali portate? In generale, quali sono le regole di Bon Ton che un buon padrone di casa deve seguire? Quali, invece, quelle di un ospite perfetto?
A.P. Il Galateo consiglia di apparecchiare la tavola con semplicità, perché la regola è quella di aggiungere posateria, piatti e bicchieri via via che la convivialità si svolge.
Ovviamente una bella tavola è caratterizzata da un tovagliato di ottima stoffa, oggi anche colorata, purché non stravagante nelle tonalità e naturalmente bicchieri sempre di vetro trasparente.
In tavola, all’inizio, della convivialità dovranno essere presenti sempre il pane e la bottiglia dell’acqua. E se fosse convivialità romantica anche delle candele già accese, rosse, in questo caso.
I posti a tavola devono rispettare l’alternarsi uomo/donna, con le persone anziane poste alla destra dei padroni di casa che siederanno a capotavola, che, per il Galateo italiano, e nelle tavole rettangolari, è la seduta mediana. Nelle tavole rotonde non esiste, invece, una gerarchia,- ricordiamo la tavola di Re Artù –, anche se la padrona di casa dovrà sempre sedere in vista sala.
I padroni di casa non dovranno mai apparire dominanti nell’eleganza e nei modi rispetto agli ospiti, che saranno ricevuti dal padrone di casa che servirà loro gli aperitivi, se previsti.Ovviamente, sarà cura dei padroni di casa mettere a loro agio gli ospiti.
Le portate si possono servire in tavola con un a vassoio, e ogni ospite si servirà in modo moderato, o altrimenti le pietanze potranno essere direttamente impiattate dai padroni di casa.
A tavola si serve e si sbarazza da destra. Si presentano e si tolgono da sinistra il pane, i contorni, l’insalata.
L’ospite perfetto, arriva con un piccolo ritardo di almeno cinque minuti, porta con sè un omaggio, quale una bottiglia di buon vino o un dolce mai da mantenere in frigorifero o un mazzo di fiori da invasare subito in sala ad opera della padrona di casa. Si consiglia, proprio per questo, di portare fiori non profumati. Non commenta i piatti in alcun modo, non si scusa perché a dieta, quindi si serve e mangia poco, non chiede le ricette delle pietanze e nel dopo cena, non si trattiene oltre le 23.
Rouge: e cosa dire di feste ed eventi importanti? Esistono ancora i gentlemen? Che ruolo hanno gli smartphone nel galateo?
A.P. Ho stilato, in passato, un alfabeto del Gentleman, posso accennarne qui.
A: come AFFABILITA’: un Gentleman sfoggia comportamenti ed atteggiamenti mai strafottenti, arroganti, presuntuosi. D come DENARO: Un Gentleman non ne parla mai né lo ostenta. Il denaro è importante ma non è un fine. G come GUSTO: Il Buon gusto è caratteristica imprescindibile del Gentleman che non impone a nessuno i suoi gusti e le sue scelte. L come LUSSO: un Gentleman apprezza il lusso ma non lo ricerca in modo affannoso e non ne è schiavo. R come RAFFINATEZZA: per un Gentleman la raffinatezza non è espressione di un lato kitsch della personalità piuttosto è il traguardo di anni di studio, di apprendimento, di buone frequentazioni. T come TRATTARE: un Gentleman sa d’istinto trattare con qualsiasi interlocutore, con tolleranza se è il caso, con inflessibilità talaltra volta, mai scusando le mascalzonate e le ingiustizie. U come UGUAGLIANZA: per un Gentleman non esistono caste, classi, barriere sociali. Un Gentleman non è razzista. Z come ZIZZANIA: Mettere zizzania tra gli amici, i conoscenti, i colleghi non fa parte del comportamento e della cultura del Gentleman che, anzi, ama la cooperazione e si adopra per essa, spendendosi generosamente, nell’obbrobrio per le trame e le congiure.
Rouge: Ricevi ogni giorno tantissime domande e tantissimi ospiti. C’è una frase, un aneddoto o un intervista che ti è rimasta nel cuore o nella mente?
A.P. L’aneddoto che non dimenticherò mai e che ha dato, poi, il titolo al mio manuale, pubblicato nel 2010, fu, che al termine di una lezione, un giovane allievo, tanto era il suo entusiasmo, ebbe ad affermare a altissima voce: “Allora, Maestro, Bentornato Galateo!”.
Rouge: La determinazione e la forza sono state fondamentali nella vita per arrivare dove sei oggi? Vuoi raccontarci cosa ami fare quando non lavori? Come vivi le tue giornate e non soprattutto con che colore coloreresti la tua vita?
A.P. Credo che senza determinazione, volontà e consapevolezza di sè, e dei propri pregi e difetti, nessuno, d’altronde, è perfetto, e senza l’educazione datami dai miei genitori, oggi non sarei l’uomo e il professionista che sono.
Quando non lavoro, amo leggere, uscire con gli amici, fare aperitivi, sempre con misura, e tifare Fiorentina, ovviamente.
Colorerei la mia vita di giallo, il colore del sole e del calore.
Rouge: Fantastico veramente e ammirevole! Hai una vena frizzante che ci piace davvero e dovremmo assolutamente essere tutti un po’come te! Noi ti vogliamo dire solo continua così perché ci piaci tantissimo ma tu ci svelerai la chiave del tuo successo?
A.P. Grazie, gentilissime! La chiave del successo è saper sognare i propri obiettivi e combattere con decisione per raggiungerli, ma sempre onestamente e con modestia, perché l’arroganza e la presunzione sono le peggiori compagne di strada nella vita.
Rouge: E’ meraviglioso, ti ringrazio a nome mio e della mia collega e alterego Noir, e per il nostro pubblico @inverdeconstile! Noi ti auguriamo di guardare sempre da qui alle stelle, continuando nella tua PASSIONE che sai diffondere, come esempio POSITIVO, e far arrivare a chi ne sa meno. Come chiediamo sempre alla fine delle nostre interviste: un saluto, un messaggio, un suggerimento per il nostro favoloso pubblico di amici, lettori e followers In Verde con Stile (blog letto e conosciuto ormai non solo a Firenze e in Italia ma anche all’estero) o una citazione che ti rappresenta ?
A.P. La vita è bella! Pensiamo sempre a ciò che abbiamo e meno a ciò che ci manca, perché altrimenti la scontentezza e la rabbia avveleneranno le nostre giornate.
Sorridiamo sempre, poi, perché il sorriso apre tutte le porte, e siamo gentili, con tutti, e sempre signori e cavalieri con le donne, se uomini. E se donne, sempre femminili con personalità e stile propri.
Lasciamo anche i tuoi link così che il nostro pubblico riesca meglio a raggiungerti:
Website: www.codiceospite.it
Fb: Alberto Presutti
Fb: Codice Ospite
Ig: @codiceospitemaestropresutti
YouTube: Canale “MaestroPresutti”
E ora work in progress tante sorprese stanno per accadere:Basta poco, in effetti, se volete seguire la strada del nostro amico non dovrete far altro che trasformare la vostra passione in qualcosa di unico, irripetibile, speciale…