
L’INTERVISTA: Emanuele Martinuzzi e l’elegante bellezza della sua parola!
Una poesia sublime per un poeta che ha il dono di regalare grazia alle sue parole. Parole che diventano versi nella vita di Emanuele Martinuzzi che illuminano tutta la sua arte. Momenti bui o momenti di luce, poco importa, perchè per il poeta ogni cosa ha una sua bellezza che sfocia nel flusso delle rime.
Una passione che Emanuele coltiva fin dall’età di dodici anni, dopo aver frequentato la scuola di teatro dove ha iniziato ad apprezzare la parola, sia scritta che recitata. E se all’inizio erano solo filastrocche da recitare in famiglia ben presto la poesia diventa il fulcro della sua vita. Ma è dagli anni dell’Università in Filosofia che iniziano le prime antologie, premiazioni e i primi riconoscimenti nazionali e internazionali (Antologia del Premio Mario Luzi e del Premio internazionale San Domenichino, Premio della Giuria concorso internazionale “Città di Pontremoli”) e poi le sue prime pubblicazioni.
Esordisce con la silloge “Nella Pienezza del Non” (2010), poi con “Anonimi frammenti” (2011), nel 2012 la poesia “Notte stellata”, inserita in questa raccolta, si classifica al primo posto alla Mostra/Concorso “Amore per l’arte” presso la Galleria Wikiarte di Bologna. Ma il fondatore della pagina facebook Emanuele Martinuzzi e la poesia, tra i primi firmatari del movimento artistico e culturale del Metateismo in Italia, non ha perso la strada, anzi ha continuato con nuove opere come la silloge “dopo il diradarsi, la nube” (2013). Tanti premi spettano ancora alla sua carriera. Nell’ottobre 2013 è tra i dieci finalisti della sezione Poesia del Premio Letterario Internazionale “Città di Castello”. Nel 2014 pubblica la silloge “polittico”. A giugno 2015 ottiene il secondo posto al Premio Letterario ed Artistico Internazionale Leonardo da Vinci “Scrittori e Artisti del Nuovo Rinascimento” e sempre nel mese di giugno è nella rosa dei finalisti della XXVII edizione del Premio letterario Camaiore. Seguiranno poi le sillogi “l’oltre quotidiano – liriche d’amor”(2015), “di grazia cronica – elegie sul tempo”(2016).
Ma il suo percorso è tutto in salita. Emanuele, infatti, risulta molto seguito dai followers del genere e non solo.
Anche noi di In Verde con Stile vogliamo dedicare oggi la nostra intervista al poeta, alla persona e al suo fantastico mondo.
Rouge: eccoci qui per i nostri lettori siamo curiosi di conoscere qualche curiosità su Emanuele Martinuzzi e la sua poesia…
EMANUELE: Ciao a tutti, non posso non ringraziare in verde con stile e Rouge per questa bella chiacchierata su un tema a me caro. Sono una persona comune, che conduce una vita come molti altri, forse anche un po’ monotona e prevedibile per alcuni aspetti. Sempre alla ricerca però di attimi di poesia, affascinato dalla bellezza che anche le piccole e quotidiane cose custodiscono, in cammino nei labirinti del linguaggio.
Rouge: come nasce questa tua passione, che poi è diventata anche il tuo mestiere o per meglio dire la tua vocazione? da dove inizia e cosa rappresenta per te?
EM: Non lo so com’è nata precisamente. E’ una cosa che non ho scelto. Una vocazione è il termine giusto, perché richiama l’idea che con la Poesia si è sempre in qualche modo scelti; l’ispirazione è un mistero che ti coglie e non sai da dove arriva, né dove ti porterà: è l’estrema fiducia in ciò che non è comprensibile pienamente nell’esistenza, bello o brutto che sia. E’ l’apertura più totale alla bellezza e alla disarmonia delle cose, un modo per arricchire sé stessi e gli altri, per dare un briciolo di speranza anche quando non ce n’è. Non so neanche cosa sia la Poesia, in definitiva. Forse è una domanda che non ti stanchi mai di porti.
Rouge: poeta si diventa? Dove nascono i tuoi versi più belli e a chi sono indirizzati?
EM: In tutta onestà non credo di essere davvero un poeta. Non so se sia il destino o il caso a farti essere o diventare poeta. Se sia una missione o un gioco. Una benedizione o una maledizione. Però è un termine troppo abusato a volte e preferisco non fare questo errore. Provo a scrivere poesie perché è una cosa che amo, assecondo le idee che ho la fortuna di avere, mi incanto di fronte alla bellezza delle parole. I veri poeti sono altri. Sono un nessuno, la Poesia è il tutto.
Rouge: Emanuele e la grazia delle sue parole! Ma ti sei mai commosso leggendo una tua poesia?
EM: Si e mi ricordo in particolare l’ultima volta che è successo. Ho avuto la fortuna e l’onore di far parte di un progetto chiamato “parole di pietra”, ideato e organizzato dall’amica poetessa Sabina Perri. Una mia poesia è stata scolpita su una stele e affissa in mostra permanente assieme a quelle di altri amici artisti, tra cui Sabina Perri, Marzia Carocci, il Maestro Francesco Guccini, Paolo Pasi, Daniele Locchi, Leonardo Manetti, Claudia Piccini, Marina Marini Danzi, Adua Biagioli, Francesco Perri, nel bellissimo territorio della Sambuca Pistoiese. Un giorno andai da solo a girovagare in quei luoghi con l’intenzione di arrivare al borgo di Torri, che si trova ad alta quota, più di 900 metri. La mia macchina aveva anche dei problemi. Già durante il viaggio ero molto emozionato, circondato com’ero dalla natura. Una volta giunto mi misi a girovagare in questo incantevole borgo alla ricerca della stele. Alla fine la trovai e rileggendola, immerso in quei boschi che emanavano odori e carezzato dall’aria fresca, ripensando alle vicissitudini in cui l’avevo scritta, non so come, mi misi a piangere, di gioia e malinconia.
Rouge: sei un esempio, come dicevamo prima, di un ragazzo che si realizza nella propria passione imponendosi al pubblico e al suo esercito di followers per usare un termine social…. Come ci sei riuscito? Qual è la parola chiave?
EM: Imposto è una parola grossa. Non ho la percezione precisa degli effetti dell’uso dei social per condividere questa mia passione. Quando riesco a far emozionare con quello che scrivo o ad incontrare persone con lo stesso amore, sento di andare nella direzione giusta. La parola chiave è sempre Poesia.
Rouge: vuoi raccontarci cosa ami fare quando non scrivi? Come vivi le tue giornate ?
EM: Uscire con gli amici, l’interesse per il cinema, ascoltare musica di tutti i generi. Ultimamente soprattutto viaggiare nei bellissimi territori dell’Italia, armato di macchina fotografica, alla scoperta di borghi sconosciuti, paesaggi, storia, arte e perché no momenti di ispirazione.
Rouge: abbiamo letto che sei anche un poeta molto impegnato culturalmente e nel sociale. Partecipi ed organizzi reading letterari ed eventi di promozione culturale anche con la presenza di importanti testimonial del mondo della tv, cinema e teatro. E’ una grande soddisfazione personale, vero?
EM: Scrivere è anche un’arte di far incontrare mondo distanti, creare ponti di comunicazione, quindi quando vengo arricchito dal confronto con gli altri sento di costruire qualcosa davvero…
Rouge: oltre la parola …con che colori racconteresti la vita di Emanuele?
EM: Il nero, perché ha in sé tutti i colori, il bianco, perché non ne ha nessuno. Luci e ombre, dolori e speranze. Come tutti alla fine.
Rouge: e per finire un messaggio per i nostri lettori e per i tuoi tanti followers che vogliono seguire la tua stessa passione …
EM: Abbandonarsi alla bellezza che ci circonda, anche se nascosta a volte. Non smettere di sognare, anche attraverso una parola. Osare, essere creativi. Leggere o ascoltare. Per il resto se son rose fioriranno. Chi sono io per consigliare, ognuno guardandosi nel profondo, sente cos’è meglio per sé stesso.
Basta poco, in effetti, se volete seguire la strada del nostro amico non dovrete far altro che trasformare la vostra passione in qualcosa di unico, irripetibile, speciale.
Citazioni note, di Emanuele Martinuzzi Copyright ©
- La Poesia è rifugio e tempesta
- Anche gli scricchiolii del legno nascondono parole di verità, che solo la saggezza contemplativa può ascoltare ed accogliere come tali
- Il dubbio può essere sia un groviglio che ingabbia, sia un libero volo verso nuovi orizzonti di pensiero. A volte misteriosamente entrambi. Continuità e discontinuità s’incontrano allontanandosi
- Emozionarsi per le piccole cose è prendere le misure dell’immensità
- La scrittura è l’ascolto che fa parlare i silenzi
- L’amare ama le differenze, perché le accoglie ma non le riduce, le comprende ma non le giudica, le guarda ma non le vede
- La nostra casa è il viaggio per il viaggio
- L’amicizia sa accettare le tue ferite, sa vivere le tue solitudini, sa ascoltare perfino nell’incomunicabilità
- Il tempo è la fatica dell’illusione a trattenere l’eternità
- L’arte non è di per sé immortale, il suo compimento non è altro che rappresentare, di rimando e più o meno perfettamente, quel qualcosa di eterno che ci abita
Per saperne di più alcuni link dove potete scoprire tante curiosità sul poeta
Emanuele Martinuzzi:
Blog personale: http://andthepoetry.blogspot.it/
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Instagram: @emanuele.martinuzzi
Twitter : @EmanueleMartin8
Foto copyright ph. Emanuele Martinuzzi
E’ tutto da Rouge & il nostro caro amico Emanuele, per voi In Verde con Stile